Albanello, il vitigno quasi scomparso

Lo chiamavano “Albanello siracusano“, Noto ai più come “il leggendario vitigno scomparso”, in realtà l’Albanello è quasi del tutto estinto, ma lo si trova ancora in zone del siracusano e del catanese.

albanello
Grappolo di Albanello

L’affascinante alone di mistero che circonda l’origine di questo vitigno a bacca bianca, morfologicamente simile al Grecanico Bianco e imparentato con l’Albaranzeuli bianco sardo e con l’Elbling della Mosella, nonché la sua non comune resistenza agli agenti parassitari, hanno reso interessante un suo graduale processo di recupero da parte di alcuni viticoltori intrepidi e puristi.

I caratteri morfologici dell’Albanello ci permettono di descriverlo come una pianta che ha una vigoria media con una foglia medio-grande, il grappolo invece ha dimensioni medie, corto cilindrico o conico, con una o due ali corte, medio compatto, leggermente spargolo. Mentre l’acino è medio sferoidale o ovoidale, con ombelico evidente e buccia mediamente pruinosa, spessa e consistente, di colore giallo chiaro tendente al verde, dorata se esposta al sole e dal sapore caratteristico dolce. La produzione della pianta è regolare e giunge a maturazione in genere attorno alla metà di settembre.

Pur non essendo un vitigno particolarmente aromatico, come il Moscato, riesce a sviluppare nel tempo un suo peculiare bouquet di fragranze delicate e, allo stesso tempo, intense, capaci di catturare naso e bocca.

Generalmente l’Albanello, viene vinificato insieme ad altre uve e il vino che ne deriva è particolarmente fine, le caratteristiche che rendono speciale questo vitigno sono di colore giallo paglierino carico, dotato di ricco corredo aromatico e buona struttura gustativa. Anche se non è un vitigno aromatico, l’Albanello tende a sviluppare note floreali e austere molto complesse con il passare degli anni. La sua personalità decisa, esaltata dai profumi intensi di macchia mediterranea, di oleandro, ginestra e sambuco, di frutta gialla e tropicale, come l’ananas e la banana, che emanano da un delicato sottofondo di spezie, agrumi e mandorle, e arricchiscono la freschezza del sorso.

Foglia di Albanello

Permette di produrre così un vino che incuriosisce, un diverso, che fa la differenza e che, con il passare del tempo, non solo migliora, ma dona a chi ha il privilegio di degustarlo un bouquet di profumi e sapori delicato ma intenso, difficile da dimenticare.

 Nonostante, quindi, la storia dell’Albanello si sia persa tra la polvere del tempo, se si esclude qualche piccola produzione locale, oggi finalmente alcuni appassionati, produttori stanno facendo grandi sforzi per riportarlo al suo antico splendore e far conoscere questo vitigno bianco straordinario al mondo intero, riproponendolo in un mercato sempre più esigente e attento a ciò che beve.

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