Il Timo, un toccasano per la salute

Il Timo,  pianta del genere Thymus appartenente alla famiglia delle Lamiaceae che comprende molte varietà e che, come altre piante, cresce spontaneo soprattutto nei terreni aridi, sassosi e soleggiati di montagna e di pianura anche se più frequentemente in prossimità del mare.
La storia del Timo è antichissima; gli antichi egizi lo utilizzavano nei processi di d’imbalsamazione; i greci lo utilizzavano per la cura del corpo e lo bruciavano come incenso nei templi dedicati ai loro dei; in epoca medioevale lo si metteva sotto i cuscini perche si credeva facilitasse il sonno e tenesse lontano gli incubi mentre nel Rinascimento il timo cotto nel vino veniva utilizzato per gli asmatici e per curare le infezioni alla vescica, eliminare la tenia e guarire dagli avvelenamenti.

timo
Timo fresco


E’ una pianta arbustiva perenne alta fino a circa mezzo metro, con un fusto legnoso nella parte inferiore e molto ramificato che forma dei cespugli molto compatti.
Le foglie del timo, a seconda della specie, sono piccole e allungate, con una colorazione che varia dal verde più o meno intenso, al verde chiaro, al grigio, all’argento, e sono ricoperte da una fitta peluria.
I fiori hanno un colore bianco – rosato, crescono dove le foglie si staccano dal fusto con infiorescenze a spiga; i frutti contengono ciascuno quattro semi ricoperti da un guscio di colore marrone; i fiori del timo sono molto ricchi di nettare per cui sono molto ricercati dalle api.


Tra i diversi tipi di Timo troviamo il Thymus vulgaris, pianta con numerose virtù che viene normalmente utilizzata a scopi terapeutici; i suoi fiori, di colore bianco – rosati compaiono dalla primavera inoltrata e perdurano per tutta l’estate.
Anche il Thymus serpyllum, noto anche come serpillo o timo cedrato, i cui fiori cambiano colore, è una pianta è molto usata per le sue proprietà terapeutiche, mentre il Thymus citriodorus ha olii essenziali che gli conferiscono una deliziosa fragranza di limone ma, contenendo tracce di una sostanza chiamata timolo, non viene utilizzata a scopi terapeutici, così come il Thymus zygis, o timo spagnolo.
Il Thymus herba barona, invece, molto diffuso allo stato spontaneo, viene utilizzato solo come pianta aromatica perchè il suo aroma ricorda molto il cumino.

Timo saerpillo
Timo Serpillo


La pianta del Timo ama i climi temperati e il sole, anche se per brevi periodi riesce a tollerare temperature anche piuttosto rigide e comunque preferibilmente al riparo in serre o coperte con dei teli.

Se viene coltivato in pieno campo è molto utile fare delle sarchiature; si adatta a qualunque tipo di terreno anche se preferisce terreni calcarei e leggeri, permeabili e asciutti; va annaffiato spesso ma poco, evitando i ristagni idrici.
I principali costituenti responsabili delle innumerevoli virtù del timo sono i fenoli, in particolare: il timolo e il carvacloro, oltre agli olii essenziali che sono linalolo, cimolo, cimene, timene, apinene e luteolina 
Se il timo viene raccolto durante l’inverno il contenuto in fenoli è basso con predominanza del timolo, se raccolto in estate si ha un’alta concentrazione di fenoli e soprattutto carvacloro.
Del timo si utilizzano le sommità fiorite che si raccolgono da aprile e per tutta l’estate e le foglie che vanno raccolte prima della fioritura o subito al suo inizio.


Lo sfalcio si deve eseguire a pochi centimetri dal terreno; sia le foglie che i fiori del timo si raccolgono con tutto il fusto che poi viene messo a seccare in un posto ombreggiato e ventilato fino alla sua essiccazione.
L’uso del timo in cucina è conosciuto da tutti per il suo deciso potere aromatizzante, utilizzato in numerose pietanze a base di pesce, verdure, carne, secondo le ricette tipiche delle diverse zone, in maniera più o meno abbondante.
Quello essiccato, mescolato ad altre erbe, entra nella costituzione della famosa “herbes de Provence”, una miscela di spezie molto famosa e molto utilizzata nel sud della Francia, nata intorno agli anni ’60; in Giordania il timo è l’elemento principale della “zahtar” una miscela di erbe molto usate come condimento; in Egitto fa parte della “dukka” anch’essa un miscuglio di erbe usata come condimento delle carni e del pane.

Timo
Timo Argentato


Contrariamente ad altre erbe aromatiche il timo, con l’essicazione, mantiene il suo aroma, anzi risulta più forte e concentrato, grazie presumibilmente al fatto che la distruzione dei tessuti vegetali, rende maggiormente disponibili gli olii essenziali non volatili che quindi si diffondono maggiormente negli alimenti.


Tra i suoi tanti usi, molto noto è quello relativo all’infuso di timo, un succedaneo del te o del caffè, ma le sue proprietà aromatiche ed antisettiche ne fanno anche un prodotto molto utilizzate per la conservazione degli alimenti.

Inserisci un commento

Name
E-mail

18 − tre =

Commento

Iscriviti per ricevere in anteprima tutti i nuovi articoli!