Il Torrone, la sua storia

La storia del torrone è antica e risalirebbe addirittura agli antichi romani che all’epoca lo chiamavano cupedia che significa “cosa desiderata”. Stando alla leggenda “la cosa desiderata” pare che durante la guerra in Irpinia i romani vennero sconfitti dai sanniti che non li uccisero ma li fecero prigionieri affinché potessero testimoniare a Roma la forza di queste popolazioni.

I prigionieri romani per il disonore e la vergogna si stavano lasciando morire di fame e per questo i sanniti ricorsero ad un dolce irresistibile che li mantenesse in vita : il Torrone. 

Torrone Morbido al cioccolato

Tra le versioni più sicure c’è quella di origine araba, anche se non c’è una certezza di ingredienti visto che la ricetta nel tempo ha subito sostanziali cambiamenti , gli arabi contribuirono alla diffusione dell’ “impasto base” per cosi dire sia in Italia che in Spagna dove possiamo trovare le prime tracce documentabili di questa specialità fin dal XV secolo ad Alicante. Sull’etimologia storica le tesi sono diverse fondamentalmente la prima che deriva dal verbo latino torreo che vuol dire “abbrustolire” il secondo termine turròn che significa la stessa cosa ma è spagnolo .

In Italia, tra il 1100 e il 1150, Gherardo Cremonese tradusse il “De medicinis e cibis semplicibus”, scritto dal medico di Cordova Abdul Mutarrif. Vi si esaltavano le virtù del miele e del sesamo e veniva citato un dolce arabo: il ” turun“. A Cremona, i rivenditori sostengono comunque che il torrone nacque lì, nel 1441, durante il banchetto nuziale di Bianca Maria Visconti e di Francesco Sforza, quando venne confezionato in forma di Torrazzo ,l’alta torre campanaria del duomo della città, quindi a forma di parallelepipedo che si manterrà nei secoli seguenti fino ai giorni nostri.

Il successo di questo dolce nell’antichità fu data dalla facilità di conservazione. In un periodo in cui non esistevano frigoriferi e la conservazione degli ingredienti era problematica, un alimento fatto di nocciole miele e albume era una risorsa alimentare molto considerata. Oggi abbiamo molte varietà di questo dolce  e iniziamo nel dividerlo in due famiglie: i morbidi e i duri.

La differenza principale che si nota vista  e la consistenza del torrone. La seconda differenza è fra i torroni mandorlati o nocciolati. Oltre a queste due grandi distinzioni esiste un universo di varianti che riguardano la “copertura” che può essere di cioccolato (bianco fondente al latte)o di pasta di mandorle o di pasta reale.

Se allarghiamo la nostra ricerca, scopriamo che il torrone è considerato un prodotto tradizionale  in molte regioni italiane. In vari dialetti italiani si registrano le voci simili cupeta, copeta, copata e coppetta, che identificano specialità simili al torrone o al croccante, prodotto a base di mandorle o nocciole legate da solo zucchero caramellato.

torrone salentino
torrone salentino

Le varianti della cupeta e del torrone, infatti, sono tradizionali oltre che nella Bassa lombarda e nel Sannio, in Valtellina, in Piemonte, in Veneto, in Emilia Romagna, in Toscana, nelle Marche, in Lazio, in Abruzzo, in Molise, in Calabria, in Puglia e in Sardegna. Per non parlare della Sicilia, dove il croccante assume il nome di cubbaita.

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