Olivo Leucocarpa, l’olivo della Madonna

Oliva Leucocarpa, anticamente chiamata “Leucolea” (che significa appunto “bianca oliva”),olivo della Madonna, è una cultivar di olivo antica che sopravvive allo stato selvatico . Ad oggi, le poche piante di leucolea sopravvissute sono presenti sporadicamente in soprassuoli di alcune regioni italiane come la Toscana e soprattutto la Calabria. Gli esemplari ritrovati, grazie ad olivicoltori e agronomi, sono stati salvati e riprodotti con nuovi innesti, riportando a nuova vita questa bellissima e antica specie.

coltivazione
Coltivazione selvatica in calabria

L’albero della leucolea è vigoroso. La chioma è ampia ed espansa. Le foglie sono di dimensioni medio grandi, allungate, di colore verde scuro.

Dopo circa cinque anni dalla messa a dimora, la pianta di leucolea inizia a produrre le sue drupe .Prima dell’invaiatura le olive appaiono di un bel colore verde, ma successivamente l’esocarpo non si pigmenta, e presenta una colorazione bianca.
Hanno forma ovale e polpa carnosa e possono rimanere sulla pianta più a lungo di altre varietà, anche fino a primavera, periodo in cui si ottiene un effetto cromatico molto particolare: il verde scuro delle foglie e il bianco delle drupe.
La loro resa è buona e l’olio che se ne ottiene è molto chiaro ma insapore e le olive, anche se poste in salamoia o sotto sale, risultano sempre scipite.

A livello di produttività e di profilo nutritivo ed organolettico, l’olivo Leucocarpa non ha aspetti particolarmente interessanti e può essere assimilata ad un gran numero di cultivar oggi in commercio. L’olio invece di essere giallo-verde è di colore bianco, trasparente,Il chiarissimo olio della leucolea, infatti, veniva chiamato anche «olio del crisma».

olivo della madonna
olivo bianco

Era impiegato nelle funzioni religiose per ungere i sacerdoti e le alte cariche imperiali bizantine e nelle cerimonie per l’incoronazione degli imperatori.Era soprattutto usato come olio sacro nelle funzioni religiose come il battesimo, la cresima e l’unzione degli infermi.

Inoltre, il prezioso olio della leucolea, se bruciato, produce pochissimo fumo e perciò veniva utilizzato anche per alimentare le lampade nei luoghi sacri.


Dal punto di vista organolettico l’olio dell’oliva bianca non è molto pregiato. Per l’uso alimentare, la sua qualità è scarsa rispetto a quella dell’olio extravergine di oliva.
Forse questo è il vero motivo per cui la coltivazione dei questo antico albero, col tempo, si è via via persa.
Ad ogni modo è bene che al giorno d’oggi questa particolare varietà sia riscoperta e valorizzata, poiché parte integrante del nostro patrimonio di bio-diversità.
La finalità ornamentale degli alberi di leucocarpa, inoltre, è vincente. Avere in giardino un albero che produce un’oliva bianca, infatti, regala un grande impatto estetico e un bel tocco di originalità.

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